Intorno alla fine degli anni ’80 un gruppo di amici ha cominciato ad apprezzare il sigaro decidendo di sviluppare in maniera adeguata questa loro passione: il loro sogno era poter integrare il sigaro in un contesto territoriale e culturale, insomma ancorarlo saldamente alle proprie radici per far si che la fumata di un buon prodotto non fosse fine a se stessa, ma strumento per poter ottimizzare la buona compagnia, una forma indiretta di selezione; valorizzare la buona cucina e come tradizione nella storia del sigaro, ricercare i migliori abbinamenti enogastronomici, letteratura, pittura e tutte le varie forme dell’arte per esaltare i nostri momenti meditativi di buon sigaro. Ma questo non bastava ancora: c’era in qualche modo il bisogno di ufficializzare questo tipo di legame. Nati come esclusivi fumatori ed estimatori di sigaro, tenaci oppositori del fumo compulsivo della sigaretta, abbiamo fin dall’ inizio voluto dare il giusto collocamento a questa passione, consapevoli certo che non si tratta di prodotti farmaceutici ma che il sigaro può avere benefici effetti sulla distensione, promuovere la buona compagnia, ridurre lo stress, migliorare insomma la qualità della vita; volevamo infine utilizzarla come grimaldello per accedere a progetti culturali sempre più ambiziosi.
Attraverso riunioni conviviali, deliziose cene e splendide serate abbiamo maturato la volontà di creare il nostro club. Finalmente nel settembre del 1999, coniando il nostro motto “Slow Smoke” per evidenziare il potere meditativo del nostro fumare, abbiamo inaugurato ufficialmente a Pienza, con una stupenda serata, il nostro club Maledetto Toscano, ottenendo un indubbio successo di pubblico e critica: la stampa e i media hanno dato risalto all’evento ma quello che più ci ha riempito di gioia è stata la risposta entusiasta di amici e appassionati.
La peculiarità del nostro club risiede nella ricerca continua della qualità a prescindere dalla provenienza del prodotto: rispettiamo il gusto di tutti, ognuno fuma ciò che vuole, ognuno si stila la propria personale classifica; noi cerchiamo obiettivamente di proporre tutti i migliori prodotti del panorama Mondiale. Abbiamo più volte organizzato serate con i leggendari Avana, i superbi caraibici, ritenendoci però, senza falsa modestia, insuperabili conoscitori del nostro amatissimo Toscano, veri pionieri della sua riscoperta. Crediamo sinceramente nella grande potenzialità di questo nostro prodotto: è fatto certo per fumatori “forti” ma è generoso, sempre diverso nella forma e, come ha sentenziato un celebre scrittore, “non tradisce mai”.
E’ un manufatto di cui il nostro paese può andare giustamente orgoglioso, un prodotto che noi vogliamo preservare alla stregua di tanti altri nostri prodotti enogastronomici. Il nostro entusiasmo dopo l’incontro con il Kentucky ha messo le ali ai piedi a vecchi progetti che coltivavamo da tempo: una nostra pubblicazione interamente dedicata alla storia, ai metodi di coltivazione del Kentucky e alla manifattura del sigaro Toscano; una storia scritta con affetto da Aroldo Marconi e Francesco Testa, un tributo ad un così importante “personaggio” della nostra terra; “IL TOSCANO guida completa al sigaro Italiano”, edito Giunti, divenuto in breve tempo vera pietra miliare per gli appassionati, premiato dal riconoscimento del pubblico, giunto alla seconda edizione e tradotto in lingua inglese. Abbiamo collaborato con Alinari alla stesura del magnifico volume “TOSCANO, passione in fumo”, con testi di Roberto Fanticelli e Aroldo Marconi. Parlando proprio delle nostre radici e della nostra storia, non potevamo non pensare ad una associazione fra il Toscano e il “Toscano” per antonomasia: il divino poeta, uno che di maledetti se ne intendeva davvero. Il richiamo al nostro logo é più che evidente e anche per questo una Lectura Dantis associata ad una splendida fumata di Toscano non poteva mancare nei nostri sogni, realizzatisi quindi a Montepulciano, con la lettura del canto ventitré del Purgatorio. La formula da noi proposta ha ricevuto ampi consensi, incoraggiandoci a riproporre manifestazioni per valorizzare le varie forme dell’arte, con la degustazione di grandi prodotti enologici e fumando sempre un buon sigaro. Dopo i grandi successi ottenuti a Torino al Salone del Gusto, in collaborazione con l ‘E.T.I., lo Slow Food e la Regione Toscana e a Vinitaly, ci siamo riproposti di creare una serie di progetti a tutela del Sigaro Toscano che vedano come punto di arrivo la creazione della “Via del Sigaro Toscano”. Un lento, inebriante cammino nei profumi e nel fascino delle nostre tradizioni. Vogliamo mettere in competizione la leggendaria ” vuelta abajo” con le rinascimentali terre Tosco – Umbre.
Su proposta dello Slow Food, ci siamo assunti l’incarico di tenutari di presidio del sigaro Toscano Extra-Vecchio. Recentemente abbiamo avuto il piacere di tenere a battesimo le delegazioni del nostro club al sud, nelle sua preziose sedi di Ischia e l’Aquila. In collaborazione con l’Ente Tabacchi Italiani abbiamo programmato varie visite guidate alla manifattura di Lucca dove si arrotolano i Toscani. Crediamo anche nel nuovo modo di dialogare, con la creazione , all’interno del nostro sito www.toscano.com di uno spazio dedicato al Sigaro.
Gli ultimi impegni sono stati, la ricreazione di un banchetto mediceo a Montecatini, la presentazione dell’introvabile Moro 2000 al prestigioso Four Seasons di Milano, con folgorante cucina imperniata sui sapori del tabacco e asta per l’ultimo Moro a favore della campagna antimine, Toscana Slow (no-stop del gusto nella terra dei “Maledetti”), e Merano Wine Festival.
Continuiamo, sempre più convinti, nel presentare la nostra passione per il sigaro associata a progetti culturali sempre diversi e importanti. Anche questo spirito ci ha permesso di collaborare, fin dal suo primo numero, con la splendida rivista Monsieur, cosa di cui siamo molto grati al suo patron Franz Botré. Nel tentativo poi di qualificare sempre più la produzione e la conoscenza del sigaro abbiamo aderito alla nascita,assieme agli amici Andrea Molinari e Giancarlo Maresca, al Parlamento Internazionale dei Fumatori “Fumus”.
Infine, non ci proponiamo in funambolismi degustativi, né esoteriche alchimie per il riconoscimento di specifiche del tabacco, molto più semplicemente, cerchiamo di integrare alcune delle cose belle che questa vita ci offre in splendide meditazioni.
Nel nostro piccolo villaggio globale, non potevamo non avere due soci Statunitensi fumatori esclusivi di sigaro Toscano, R. Davis e R. Patrizi che presi dal sacro fuoco dell’entusiasmo stanno studiando lo sbarco nel nuovo continente del nostro club.
Infine un ringraziamento alle nostre mogli, fidanzate, amiche che con la loro pazienza e anche i loro consigli (e soprattutto la loro pragmaticità) hanno permesso la prosecuzione di questo nostro affascinante percorso; abbiamo ancora molte altre idee e buoni propositi: la ricerca della qualità nella correttezza è comunque il nostro impegno.
Con l’aiuto dei vecchi e, speriamo dei molti nuovi soci, contiamo di mantenerlo.
Seguiteci, non vi abbiamo deluso, non vi deluderemo mai.
Buon Fumo,
Aroldo Marconi, Roberto Fanticelli
Intorno alla fine degli anni ’80 un gruppo di amici ha cominciato ad apprezzare il sigaro decidendo di sviluppare in maniera adeguata questa loro passione: il loro sogno era poter integrare il sigaro in un contesto territoriale e culturale, insomma ancorarlo saldamente alle proprie radici per far si che la fumata di un buon prodotto non fosse fine a se stessa, ma strumento per poter ottimizzare la buona compagnia, una forma indiretta di selezione; valorizzare la buona cucina e come tradizione nella storia del sigaro, ricercare i migliori abbinamenti enogastronomici, letteratura pittura e tutte le varie forme dell’arte per esaltare i nostri momenti meditativi di buon sigaro. Ma questo non bastava ancora: c’era in qualche modo il bisogno di ufficializzare questo tipo di legame. Nati come esclusivi fumatori ed estimatori di sigaro, tenaci oppositori del fumo compulsivo della sigaretta, abbiamo fin dall’ inizio voluto dare il giusto collocamento a questa passione, consapevoli certo che non si tratta di prodotti farmaceutici ma che il sigaro può avere benefici effetti sulla distensione, promuovere la buona compagnia,ridurre lo stress, migliorare insomma la qualità della vita; volevamo infine utilizzarla come grimaldello per accedere a progetti culturali sempre più ambiziosi.Attraverso riunioni conviviali,deliziose cene e splendide serate abbiamo maturato la volontà di creare il nostro club. Finalmente nel settembre del 1999, coniando il nostro motto “Slow Smoke” per evidenziare il potere meditativo del nostro fumare, abbiamo inaugurato ufficialmente a Pienza, con una stupenda serata, il nostro club Maledetto Toscano, ottenendo un indubbio successo di pubblico e critica: la stampa e i media hanno dato risalto all’evento ma quello che più ci ha riempito di gioia è stata la risposta entusiasta di amici e appassionati.
La peculiarità del nostro club risiede nella ricerca continua della qualità a prescindere dalla provenienza del prodotto: rispettiamo il gusto di tutti, ognuno fuma ciò che vuole, ognuno si stila la propria personale classifica; noi cerchiamo obiettivamente di proporre tutti i migliori prodotti del panorama Mondiale. Abbiamo più volte organizzato serate con i leggendari Avana, i superbi caraibici, ritenendoci però, senza falsa modestia, insuperabili conoscitori del nostro amatissimo Toscano, veri pionieri della sua riscoperta. Crediamo sinceramente nella grande potenzialità di questo nostro prodotto: è fatto certo per fumatori “forti” ma è generoso, sempre diverso nella forma e, come ha sentenziato un celebre scrittore, “non tradisce mai”.
E’ un manufatto di cui il nostro paese può andare giustamente orgoglioso, un prodotto che noi vogliamo preservare alla stregua di tanti altri nostri prodotti enogastronomici. Il nostro entusiasmo dopo l’incontro con il Kentucky ha messo le ali ai piedi a vecchi progetti che coltivavamo da tempo: una nostra pubblicazione interamente dedicata alla storia, ai metodi di coltivazione del Kentucky e alla manifattura del sigaro Toscano; una storia scritta con affetto da Aroldo Marconi e Francesco Testa, un tributo ad un così importante “personaggio” della nostra terra; “IL TOSCANO guida completa al sigaro Italiano”, edito Giunti, divenuto in breve tempo vera pietra miliare per gli appassionati, premiato dal riconoscimento del pubblico, giunto alla seconda edizione e tradotto in lingua inglese. Abbiamo collaborato con Alinari alla stesura del magnifico volume “TOSCANO, passione in fumo”, con testi di Roberto Fanticelli e Aroldo Marconi. Parlando proprio delle nostre radici e della nostra storia, non potevamo non pensare ad una associazione fra il Toscano e il “Toscano” per antonomasia: il divino poeta, uno che di maledetti se ne intendeva davvero. Il richiamo al nostro logo é più che evidente e anche per questo una Lectura Dantis associata ad una splendida fumata di Toscano non poteva mancare nei nostri sogni, realizzatisi quindi a Montepulciano, con la lettura del canto ventitré del Purgatorio. La formula da noi proposta ha ricevuto ampi consensi, incoraggiandoci a riproporre manifestazioni per valorizzare le varie forme dell’arte, con la degustazione di grandi prodotti enologici e fumando sempre un buon sigaro. Dopo i grandi successi ottenuti a Torino al Salone del Gusto, in collaborazione con l ‘E.T.I., lo Slow Food e la Regione Toscana e a Vinitaly, ci siamo riproposti di creare una serie di progetti a tutela del Sigaro Toscano che vedano come punto di arrivo la creazione della “Via del Sigaro Toscano”. Un lento, inebriante cammino nei profumi e nel fascino delle nostre tradizioni. Vogliamo mettere in competizione la leggendaria ” vuelta abajo” con le rinascimentali terre Tosco – Umbre.
Su proposta dello Slow Food, ci siamo assunti l’incarico di tenutari di presidio del sigaro Toscano Extra-Vecchio. Recentemente abbiamo avuto il piacere di tenere a battesimo le delegazioni del nostro club al sud, nelle sua preziose sedi di Ischia e l’Aquila. In collaborazione con l’Ente Tabacchi Italiani abbiamo programmato varie visite guidate alla manifattura di Lucca dove si arrotolano i Toscani. Crediamo anche nel nuovo modo di dialogare, con la creazione , all’interno del nostro sito www.toscano.com di uno spazio dedicato al Sigaro.
Gli ultimi impegni sono stati, la ricreazione di un banchetto mediceo a Montecatini, la presentazione dell’introvabile Moro 2000 al prestigioso Four Seasons di Milano, con folgorante cucina imperniata sui sapori del tabacco e asta per l’ultimo Moro a favore della campagna antimine, Toscana Slow (no-stop del gusto nella terra dei “Maledetti”), e Merano Wine Festival.
Continuiamo, sempre più convinti, nel presentare la nostra passione per il sigaro associata a progetti culturali sempre diversi e importanti. Anche questo spirito ci ha permesso di collaborare, fin dal suo primo numero, con la splendida rivista Monsieur, cosa di cui siamo molto grati al suo patron Franz Botré. Nel tentativo poi di qualificare sempre più la produzione e la conoscenza del sigaro abbiamo aderito alla nascita,assieme agli amici Andrea Molinari e Giancarlo Maresca, al Parlamento Internazionale dei Fumatori “Fumus”.
Infine, non ci proponiamo in funambolismi degustativi, né esoteriche alchimie per il riconoscimento di specifiche del tabacco, molto più semplicemente, cerchiamo di integrare alcune delle cose belle che questa vita ci offre in splendide meditazioni.
Nel nostro piccolo villaggio globale, non potevamo non avere due soci Statunitensi fumatori esclusivi di sigaro Toscano, R. Davis e R. Patrizi che presi dal sacro fuoco dell’entusiasmo stanno studiando lo sbarco nel nuovo continente del nostro club.
Infine un ringraziamento alle nostre mogli, fidanzate, amiche che con la loro pazienza e anche i loro consigli (e soprattutto la loro pragmaticità) hanno permesso la prosecuzione di questo nostro affascinante percorso; abbiamo ancora molte altre idee e buoni propositi: la ricerca della qualità nella correttezza è comunque il nostro impegno.
Con l’aiuto dei vecchi e, speriamo dei molti nuovi soci, contiamo di mantenerlo.
Seguiteci, non vi abbiamo deluso, non vi deluderemo mai.
Buon Fumo,
Aroldo Marconi, Roberto Fanticelli.